Finalizzata l'acquisizione di Monaco Marine da parte del gruppo statunitense Safe Harbor

© Maxime Leriche

In trattative esclusive da diverse settimane, il gruppo americano Safe Harbor Marinas ha appena annunciato l'acquisizione della rete Monaco Marine, uno dei principali operatori nel settore del refit per superyacht in Francia. L'operazione segna l'ingresso strategico del gigante nordamericano nel mercato mediterraneo.

Una presenza mirata nel cuore delle destinazioni nautiche

Fondata a Monaco nel 1995 da Michel Ducros, Monaco Marine si è affermata come punto di riferimento nei servizi su larga scala per yacht e superyacht. Con i suoi nove siti distribuiti lungo la costa mediterranea da Monaco a La Ciotat, passando per Antibes, Beaulieu e Saint-Tropez, la società offre una copertura strategica dei porti di scalo più popolari del bacino.

Competenza riconosciuta nel refitting di grandi unità

Monaco Marine si occupa di imbarcazioni da 10 a 90 metri di lunghezza, con una particolare esperienza nel refit pesante, in particolare nel suo cantiere di La Ciotat. Il gruppo offre sia operazioni di manutenzione ordinaria che refit complessi che comportano carenaggio, riconfigurazione tecnica, verniciatura o riclassificazione. Questa capacità industriale, rara in Europa, sta diventando un asset fondamentale nel portafoglio di Safe Harbor.

L'espansione internazionale di un attore nordamericano

Safe Harbor Marinas, ora controllata dal fondo Blackstone Infrastructure dal febbraio 2025, vanta 149 porti turistici e cantieri navali in tutto il mondo. L'integrazione di Monaco Marine in questa rete rappresenta un salto di qualità verso una presenza transatlantica. Baxter Underwood, amministratore delegato, commenta: " Servire capitani, equipaggi e proprietari in luoghi come Saint-Tropez, Antibes e Monaco è un vero motivo di orgoglio. "

Consolidamento del mercato dei superyacht

Questa acquisizione illustra una tendenza fondamentale nel settore della nautica da diporto: la concentrazione attorno a gruppi con capacità finanziarie e operative su scala globale. Di fronte a questa dinamica, i cantieri indipendenti devono adattarsi o cooperare per mantenere la loro posizione. L'ingresso di Safe Harbor nel Mediterraneo potrebbe rimescolare le carte in tavola, soprattutto per quanto riguarda l'accoglienza e la manutenzione di yacht molto grandi.

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