L'industria nautica europea ha individuato 5 obiettivi per il mandato 2024-2029

In vista delle elezioni europee, l'associazione European Boating Industry, che riunisce gli organismi rappresentativi dell'Unione Europea, ha pubblicato un manifesto in 5 punti rivolto ai candidati. Ambiente, fiscalità, porti turistici, titoli di skipper, ecc. sono al centro del piano per il mandato 2024-2029.

Un manifesto per la nautica europea alle elezioni del 2024

I cittadini dei Paesi dell'Unione Europea voteranno tra il 6 e il 9 giugno 2024 per rinnovare i loro membri del Parlamento Europeo. L'European Boating Industry - EBI, l'associazione che rappresenta le federazioni nazionali dell'industria nautica, ha pubblicato un manifesto per sottolineare l'importanza del settore e le questioni chiave per i 5 anni del loro mandato, tra il 2024 e il 2029. L'EBI sottolinea i 280.000 posti di lavoro diretti nel settore nautico dell'UE, all'interno di 32.000 aziende, il 97% delle quali sono PMI. Secondo le stime, in Europa ci sono 48 milioni di diportisti e di appassionati di sport acquatici.

vengono evidenziati 5 obiettivi: compiere progressi in materia di sostenibilità ed economia circolare, rinnovare la competitività industriale europea, agevolare il turismo europeo attraverso le frontiere, rinnovare le infrastrutture costiere e interne dell'Europa e ridurre gli oneri amministrativi.

5 proposte per il 2024-2029

Per raggiungere questi obiettivi, il manifesto dell'EBI presenta 5 proposte più o meno concrete:

  • L'EBI sostiene un approccio globale all'impatto ambientale, basato su una revisione della direttiva europea sulle imbarcazioni da diporto, che tenga conto dell'intero ciclo di vita e favorisca l'innovazione legislativa, in particolare per quanto riguarda i materiali.
  • È stato lanciato un appello per aprire le frontiere interne dell'Europa ai diportisti e agli skipper professionisti, con un maggiore riconoscimento reciproco delle patenti nautiche e dei titoli di skipper professionista.
  • Per rendere possibile la nautica circolare, l'EBI invita i rappresentanti eletti a utilizzare la tabella di marcia che ha elaborato con la Commissione e gli Stati membri sul fine vita delle imbarcazioni per apportare le modifiche necessarie alla legislazione sui rifiuti, ai requisiti di progettazione e per facilitare il finanziamento dei progetti.
  • Di fronte alle sfide del cambiamento climatico e della transizione, come il cambio di carburante, l'EBI chiede un massiccio sostegno finanziario ai porti turistici e alle marine per realizzare i lavori infrastrutturali necessari.
  • Per evitare distorsioni della concorrenza con il resto dell'industria turistica, l'associazione chiede che il turismo nautico abbia accesso alle stesse aliquote IVA ridotte di settori come gli alberghi e le roulotte.

Infine, per facilitare l'armonizzazione della legislazione e la condivisione dei dati, l'EBI auspica che l'Unione Europea istituisca un sistema uniforme per la raccolta dei dati chiave sulle immatricolazioni di yacht nei Paesi membri.

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