Un partenariato per difendere la nautica a livello europeo e internazionale

Accordo tra l'EBI e l'ICOMIA per il lobbismo internazionale dell'industria nautica

L'industria nautica europea (EBI) e l'International Council of Marine Industry Associations (ICOMIA) hanno firmato un accordo di partenariato. Philip Easthill, Segretario Generale dell'EBI, spiega gli obiettivi di questi nuovi collegamenti.

EBI e ICOMIA firmano un accordo di partnership

L'industria nautica europea (EBI) e l'International Council of Marine Industry Associations (ICOMIA) hanno annunciato il 19 gennaio 2021 la firma di un accordo di partenariato. Le 2 strutture lavoreranno insieme per difendere il settore e condivideranno le loro informazioni in modo più ampio, attraverso la messa in comune di dati come la raccolta statistica annuale ICOMIA o l'invio regolare di newsletter incrociate tra le associazioni.

"Abbiamo sempre lavorato insieme. Ora lo faremo allo stesso livello, con più contatti. L'obiettivo è quello di fare le cose nel modo giusto. Questo chiude definitivamente il capitolo della competizione. Abbiamo diverse attività e diversi modi di lavorare. C'è interesse ad essere membro di entrambe le associazioni", afferma Philip Easthill, segretario generale dell'EBI.

Philip Easthill, secrétaire général de European Boating Industry
Philip Easthill, Segretario Generale dell'Industria Nautica Europea

Una politica di difesa congiunta degli interessi del settore nautico a livello europeo e internazionale

Come in passato, le due associazioni firmeranno forum e comunicati congiunti. Senza indicare elementi specifici, il Segretario Generale dell'EBI, fornisce un quadro dei principali temi sui quali l'associazione si coordinerà con l'ICOMIA per un lobbying più efficace e pertinente. "Abbiamo inviato una lettera congiunta al Presidente eletto degli Stati Uniti Joe Biden sulle questioni delle tariffe e della guerra commerciale USA-UE. Anche le questioni ambientali sono importanti. Sono trattati a livello europeo per le piccole navi, ma a livello internazionale con l'Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) per le navi più grandi. È importante che le norme siano coerenti. Ci sono anche tutte le questioni del futuro, come le nuove tecnologie e i nuovi materiali. È anche necessario condividere le esperienze, come nel caso del turismo nautico con gli Stati Uniti", elenca Philip Easthill.

Altri articoli sul tema