GloFouling: gli sport acquatici sono preoccupati anche per la diffusione di specie invasive

Lo scafo di Tapio Lehtinen al termine del suo giro del mondo a vela (Golden Globe Race) © Christophe Favreau

L'IMO vuole combattere la diffusione di specie invasive da parte delle navi da un capo all'altro del mondo. Un argomento che non riguarda solo le navi mercantili, ma anche le imbarcazioni da diporto. METSTrade coglie l'occasione per sensibilizzare i professionisti della nautica alle buone pratiche.

Fouling e specie invasive: un rischio per la biodiversità

Per molto tempo, i marinai hanno protetto le loro navi dalla colonizzazione dello sporco e degli organismi marini, noti come fouling. Dopo che le prime lastre di rame furono attaccate agli scafi delle navi militari in legno nel 18° secolo, furono sviluppati vari metodi. La più utilizzata oggi è la cosiddetta vernice antivegetativa, la cui composizione impedisce l'impianto di organismi grazie a un biocida. Tutti gli specialisti stanno pensando ad alternative che hanno un minore impatto sull'ambiente.

L'obiettivo iniziale dei marinai era di limitare l'invecchiamento della nave e di mantenere le migliori prestazioni, prima a vela, poi a motore. Tuttavia, lo sviluppo della navigazione nel XX secolo ha portato nuove sfide. Gli organismi installati sulle strutture abitative delle navi o nelle cisterne di zavorra sono trasportati da un mare all'altro, da un ecosistema all'altro in diverse zone climatiche del pianeta. Le specie invasive hanno così colonizzato alcune regioni, causando la scomparsa di specie endemiche e destabilizzando gli ecosistemi. La posta in gioco per la biodiversità marina è alta. Anche le conseguenze per le navi sono importanti. La cozza zebra ostruisce le prese d'acqua delle navi, mentre l'alga verde pone problemi di salute.

GloFouling, un programma internazionale per la gestione del fouling

Per affrontare la situazione, l'Organizzazione marittima internazionale (IMO) ha lanciato il programma internazionale GloFouling. Si tratta di un'operazione di 5 anni, finanziata dal GEF, Global Environment Facility. Il suo obiettivo è quello di aumentare la consapevolezza delle buone pratiche per combattere il fouling dello scafo e quindi proteggere la biodiversità marina prevenendo la diffusione di specie invasive. Mantenendo gli scafi puliti, la riduzione del consumo di carburante limita anche le emissioni di gas a effetto serra.

METSTrade vuole aumentare la consapevolezza della nautica

Mentre la maggior parte delle traversate marittime internazionali sono commerciali, lo yachting ha un ruolo da svolgere nella lotta contro il fenomeno. ICOMIA e World Sailing sono partner di Glofouling. Questa è anche la convinzione di METSTrade, che organizzerà una conferenza sull'argomento nel suo salone il 19 novembre 2019. Gli esperti metteranno in evidenza le buone pratiche per i professionisti dello yachting, i cantieri navali o gli equipaggi, in particolare attraverso la pulizia e il risciacquo delle attrezzature prima del transito o i metodi di preparazione e applicazione delle vernici antivegetative.

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