Spagna: lieve calo delle immatricolazioni di imbarcazioni, ma segnali di stabilizzazione del mercato

© Maxime Leriche

Le immatricolazioni di imbarcazioni da diporto in Spagna sono diminuite del 3,9% nei primi nove mesi del 2025. Nonostante questo calo, il ritmo della diminuzione sta rallentando, indicando una graduale stabilizzazione del mercato dopo due anni di correzione.

Un calo più contenuto rispetto all'anno scorso

Secondo l'ultimo rapporto sul mercato spagnolo delle imbarcazioni da diporto (gennaio-settembre 2025) pubblicato dall'associazione ANEN, basato sui dati della Direzione Generale della Marina Mercantile, tra gennaio e settembre sono state immatricolate 4.339 unità, contro le 4.516 dello stesso periodo del 2024.

Questo calo del 3,9% contrasta con il calo del 5,3% registrato alla fine di agosto, riflettendo un leggero rallentamento del trend negativo. Per gli operatori del settore, questa moderata flessione conferma che il mercato spagnolo sta entrando in una fase di stabilizzazione dopo il forte calo del 2023 e della prima metà del 2024.

Le piccole unità sono ancora la maggioranza

Le barche sotto i sei metri restano la spina dorsale del mercato spagnolo, con 3.023 immatricolazioni, pari a quasi il 70% del totale. Tuttavia, il loro volume è diminuito del 4,1% rispetto all'anno precedente.

Anche i segmenti di fascia media hanno subito una leggera flessione:

  • da 6 a 8 metri: -3
  • da 8 a 12 metri: -4,6
  • da 12 a 16 metri: -2,4

Le unità di lunghezza superiore a 16 metri hanno registrato la contrazione maggiore, con un calo del 6,4%, attribuito al rallentamento delle consegne nel segmento di alta gamma e all'aumento dei costi operativi.

Le barche a motore continuano a dominare

Il mercato spagnolo rimane prevalentemente motorizzato. Le imbarcazioni a motore rappresentano il 41,1% delle immatricolazioni, con 1.783 unità registrate nel periodo, in calo del 5,4%.

Le moto d'acqua hanno subito un calo più marcato (-12,2%, pari a 1.305 immatricolazioni), mentre i gommoni hanno perso l'8,7%.

L'unico segmento in netta crescita è stato quello dei tender leggeri pieghevoli e gonfiabili, che hanno registrato uno spettacolare aumento del 44,7%, raggiungendo le 521 unità. Questa crescita riflette il crescente interesse per le imbarcazioni a basso costo, facili da riporre e adatte all'uso stagionale o al noleggio.

Mercato degli affitti in forte calo

Il settore del charter e del noleggio registra una forte contrazione, con 1.332 immatricolazioni, in calo del 19,4% rispetto alle 1.653 unità registrate nel 2024. Il calo è concentrato nelle piccole unità fino a sei metri (-23,2%) e nei RIB (-26,3%), storicamente i segmenti dominanti nelle basi charter del Mediterraneo.

Anche gli yacht charter hanno registrato un calo significativo (-15,2%), come diretta conseguenza della riduzione della flotta osservata nelle Isole Baleari.

Disparità regionali

Dal punto di vista geografico, il mercato rimane concentrato nelle Isole Baleari e in Catalogna:

  • Le Baleari rimangono al primo posto con 589 immatricolazioni, ma hanno registrato un calo significativo del 19,9%.
  • Barcellona è rimasta stabile a 527 immatricolazioni (+0,2%).

Al contrario, alcune province hanno registrato una forte crescita: Murcia (+81,4%), Pontevedra (+43,7%), Cadice (+26,5%) e Alicante (+17,1%), che riflette un parziale trasferimento delle vendite verso le aree costiere secondarie dove la domanda residenziale è in crescita.

Un mercato in cerca di equilibrio

Nonostante il trend ancora negativo, la decelerazione della flessione suggerisce che il mercato nautico spagnolo si sta stabilizzando. La domanda rimane forte per imbarcazioni compatte, accessibili e di facile manutenzione, mentre le imbarcazioni più grandi sono colpite dall'aumento dei costi di proprietà e di manutenzione.

Per i professionisti, il 2025 potrebbe segnare la fine del ciclo di correzione iniziato dopo la forte crescita post-Covida. Il rimbalzo dipenderà dall'andamento del credito, dal turismo marino e dalla capacità del settore del noleggio di riorganizzarsi.

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