Accoglienza di imbarcazioni in difficoltà, un dovere che ricorda ai porti turistici

Stella di salvataggio SNSM

La Prefettura marittima del Mediterraneo e la Federazione francese dei porti di Plaisance ricordano in una lettera l'obbligo di accogliere le navi in difficoltà. Una triste necessità dopo diversi rifiuti subiti dall'SNSM.

Un richiamo alla legge e ai valori marittimi

Mentre a diverse navi gravemente danneggiate è stato rifiutato l'accesso ai porti turistici, nonostante si trattasse di operazioni di salvataggio effettuate dallo SNSM, la Federazione francese dei porti marittimi (FFPP) e la prefettura marittima mediterranea hanno ritenuto necessario ricordare, prima della stagione estiva, gli obblighi che incombono alle navi in difficoltà. Per facilitarne l'assistenza, l'FFPP consiglia di mettere a disposizione in qualsiasi momento posti riservati per i pontili. Serge Pallarès, presidente dell'FFPP, insiste sul buon senso marino. "Questa non è una requisizione, ma un avvertimento sulle questioni legali per i porti che rifiuterebbero l'accesso. È un richiamo ai valori dell'accoglienza dei marittimi"

Constatazione ufficiale

Ecco la corrispondenza ufficiale distribuita dal Prémar e dall'FFPP:

"La compagnia nazionale di soccorso in mare ha recentemente richiamato la nostra attenzione sui casi di rifiuto di accogliere navi in difficoltà nei porti turistici nell'ambito di operazioni di salvataggio o di assistenza condotte dal CROSS sotto l'autorità operativa del prefetto marittimo.

Sappiamo bene che, soprattutto nella stagione estiva, l'arrivo inatteso di una nave può rappresentare un grave ostacolo per un porto. Tuttavia, sembra importante ricordare, prima della stagione estiva 2017, il principio universale del salvataggio delle persone in mare, di cui il prefetto marittimo è garante per l'area di responsabilità francese nel Mediterraneo.

È pertanto nostro dovere informarvi delle conseguenze di un incidente che potrebbe verificarsi in seguito a un rifiuto di accesso al porto nell'ambito di un'operazione di salvataggio o di assistenza.

Questa situazione non solo sarebbe drammatica per l'intera comunità dei marittimi, ma potrebbe anche avere conseguenze penali. Infatti, le disposizioni dell'articolo 223-6 del codice penale che prevedono il reato di astensione volontaria dal prestare assistenza ad una persona in pericolo potrebbero essere applicate nei confronti di qualsiasi persona, fisica o giuridica, qualora il rifiuto di accogliere la nave non potesse essere giustificato da un rischio legittimamente sostenuto dall'infrastruttura o da terzi.

Se i rifiuti sono molto rari, il senso di responsabilità e lo spirito di solidarietà prevalgono, spetta a voi, in quanto autorità portuali, valutare questa possibilità su base permanente e adottare le misure materiali adeguate.

Riteniamo pertanto essenziale che ogni porto disponga in ogni momento di alcuni posti barca, o che potrebbero essere disponibili con brevissimo preavviso, per accogliere una nave in difficoltà

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