Skipper senza patente su internet, 1° prova a Quimper

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I proprietari di navi passeggeri fanno causa a uno skipper bretone che esercitava senza licenza sulle piattaforme di noleggio di barche su Internet. Una sfida importante per i professionisti, con l'evoluzione della legislazione.

Prova dello skipper in Quimper

I nostri colleghi del Telegramma segnalano il processo di uno skipper dinanzi al tribunale penale di Quimper il 22 gennaio 2018. Il marinaio di 49 anni è stato perseguito per lavoro nascosto e uso improprio di un'imbarcazione da diporto per uso personale. Ha offerto i suoi servizi sui siti web di Samboat e Click&Boat per la navigazione costiera da Sainte-Marine. Semplicemente in possesso del permesso di navigazione, non era in possesso dei 200 certificati di comandante richiesti per l'imbarco di passeggeri paganti. Inoltre, non ha dichiarato alcun reddito legato alla sua barca, la sua attività principale è la raccolta di funghi, i nostri colleghi specificano.

Richiesta di una sentenza esemplare

Nella sua richiesta, il procuratore ha insistito sulla vocazione educativa della procedura, che è una prima in Francia. Ha chiesto un'ammenda di 6.000 euro, di cui 1.000 euro sono stati sospesi per il reato e 1.000 euro per la violazione.

Da parte sua, l'associazione ARMAM, che raggruppa gli armatori di navi passeggeri, ritiene di dover far fronte ad una concorrenza sleale. Secondo loro, il comandante offre servizi equivalenti ai propri, senza dichiarare o assicurare i passeggeri. La ricorrente chiede il risarcimento del danno morale per un importo pari a EUR 20 000.

La sentenza è stata riservata a partire dal 26 febbraio 2018.

Sviluppi normativi

Questo processo si sta svolgendo in un momento in cui la regolamentazione del trasporto passeggeri è in evoluzione. L'ordinanza del 28 dicembre 2017 sul rilascio del certificato di abilitazione ristretto per l'esercizio di piccole navi, del certificato di abilitazione per l'esercizio di piccole navi e del certificato di abilitazione per l'esercizio di piccole navi a vela crea nuovi titoli per i marittimi. I nuovi certificati saranno più facili da ottenere per i titolari di una licenza di navigazione, ma richiedono una formazione e non esentano l'attività dall'obbligo di presentare relazioni. Tuttavia, in una lettera inviata il 12 gennaio 2018 alla direzione degli Affari marittimi, l'ARMAM è preoccupata per "la pericolosità di un tale dispositivo che consente a una persona che ha seguito una formazione minima e senza esperienza nel settore marittimo di prendere in carico i passeggeri in un ambiente così sensibile"

Il processo Quimper sottolinea gli abusi contro i quali la regolamentazione deve lottare.

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